A Palazzo Verbania la storia diventa cultura

Un tuffo nei tragici eventi del confine orientale italiano all’indomani della fine del secondo conflitto Mondiale è stato garbatamente proposto dallo scrittore e giornalista Robi Ronza al numeroso pubblico luinese intervenuto nel tardo pomeriggio di sabato 10 Settembre alla presentazione del libro “Testimone di un esodo” (Mimep – Docete pp. 174, dodici euro).

Ronza dopo avere inquadrato storicamente i fatti, se soffermato su alcune pagine del libro, scritto a quattro mani da due giornalisti di Vareseinluce: Donatella Salambat e il direttore Alberto Comuzzi.

Lo scrittore, varesino doc, ha ricordato la sofferenza dei 350 mila esuli che hanno dovuto abbandonare la loro terra, le loro case, nel silenzio più assoluto dello Stato italiano.

Va dato atto a Simona Fontana, presidente dell’Associazione Culturale Amici delle Sempiterne, di aver organizzato un incontro, nell’accogliente sala conferenze di Palazzo Verbania, di grande spessore sotto il profilo tanto intellettuale quanto spirituale.

Don Sergio Zambenetti parroco di Luino è intervenuto ricordando l’importanza della memoria per la tragedia che ha colpito gli italiani del confine orientale e delle vittime delle Foibe, e il conseguente esodo dalle terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra.

A nome del Rotary Club Laveno Luino Alto Verbano – che con i Comuni liberi in esilio di Pola, Fiume, Zara e l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia hanno patrocinato l’evento – ha preso la parola il presidente Avv. Paolo Soattini il quale ha avuto parole di vivo ringraziamento per gli organizzatori, gli autori del libro, e il vice presidente Paolo Bassetti.

Il qualificato Recensore, e naturalmente per l’intero pubblico intervenuto che con alcune domande ha mostrato vivo interesse per l’evento.

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